venerdì 15 aprile 2011

Senza parole per Vittorio

Copio e incollo da Repubblica:

GERUSALEMME  -  L'hanno assassinato senza aspettare la scadenza dell'ultimatum che loro stessi avevano dato. Vittorio Arrigoni, l'attivista pacifista rapito ieri a Gaza City da un commando di estremisti salafiti che minacciava di ucciderlo se non avesse ottenuto dal governo di Hamas il rilascio di un gruppetto di suoi militanti, è stato trovato morto questa notte in una casa abbandonata di Gaza City. A ritrovare il corpo del giovane militante pacifista italiano le forze di sicurezza di Hamas che avevano scatenato una furibonda caccia all'uomo dopo l'annuncio del rapimento con un video su YouTube ieri pomeriggio. Con uno scenario ispirato al feroce rituale iracheno, nel video Arrigoni appariva sanguinante, con gli occhi bendati, tracce di sangue sul volto ed evidenti segni di un pestaggio. Militante dell'International Solidarity Movement (Isn) che comprende militanti di tutto il mondo che partecipano ad atti di protesta non violenta contro l'occupazione israeliana, Arrigoni era conosciuto da tutti a Gaza per il suo impegno e viveva nella Striscia dal 2008.

Sono senza parole, ho in mente solo questo brano.


martedì 12 aprile 2011

Avrei voluto essere Yuri-G


"Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini." Il 12 aprile di 50 anni fa il maggiore dell'aviazione russa Yuri Gagarin, il primo uomo a guardare il nostro pianeta dallo spazio, pronunciò queste parole emblematiche e laconiche, esprimendo forse un desiderio utopistico ancora attuale. Chi avrebbe immaginato, all'epoca, che nei successivi 50 anni non saremmo riusciti ad arrivare su Marte e non avremmo nemmeno popolato la Luna?

Nel 1993 PJ Harvey, in ogni caso, dedicò a Gagarin un bellissimo brano, intitolandolo semplicemente "Yuri-G".


venerdì 8 aprile 2011

Boris, il film

Da appassionato della serie, una delle migliori produzioni italiane di tutti i tempi, ho atteso con trepidazione il film di Boris, temendo di trovarmi poi davanti a una schifezza.


E invece sono uscito dal cinema soddisfatto, dopo aver riso davvero parecchio! Si è trattato di risate spesso amare, ovviamente, come nel classico spirito della seire, che sbeffeggia un certo modo di fare cultura ormai consueto nel nostro paese (e di riflesso, quindi, anche l'Italietta becera e volgare in cui viviamo).
Chiariamoci subito: Boris non è un film perfetto. Regia e montaggio sono fatti un po' alla cazzo di cane, come direbbe René Ferretti, il film credo che sia godibile solo per chi ha già visto la serie tv e soprattutto c'è poco Stanis (non in termini di minutaggio, ma di peso specifico all'interno del film). Però è anche vero che la scelta di incentrare il film sulla figura di René (interpretato da un gigantesco Francesco Pannofino) non è stata del tutto sbagliata. Questo infatti ha permesso di avere una trama più lineare e godibile, evitando un'inutile accozzaglia di sketch.


Insomma, il film aggiunge molto poco a quanto non era già stato detto e fatto dalle tre stagioni della serie televisiva (seppure spostando il proprio obiettivo satirico dal mondo della tv a quello del cinema, diverso ma in fondo uguale), però il godimento è stato davvero tantissimo! In più ci sono diverse scene davvero da antologia.
E ora? Di certo c'è da sperare che nel dvd di prossima uscita saranno inserite le scene scartate dal montaggio finale (ho letto che ci sono ben 4 ore di girato!). E poi chissà...

martedì 5 aprile 2011

Camicie flanellate a quadri

Nel 1994 avevo 14 anni, indossavo camicie flanellate a quadri e ascoltavo i Nirvana.




A 17 anni esatti di distanza dal suicidio di Kurt Cobain, ascolto ancora i Nirvana ma non indosso più le camicie flanellate a quadri, anche se pare che siano tornate di moda.