martedì 28 giugno 2011

Thurston Moore

Nell'album Demolished Thoughts (uscito lo scorso maggio e prodotto da Beck), il grande chitarrista e "giovanotto sonico" Thurston Moore suona un po' come i Sonic Youth (ovviamente), un po' come Nick Drake.




Il musicista è diventato anche il protagonista della splendida illustrazione con cui Manuele Fior ha inaugurato la sua collaborazione con il New Yorker.


venerdì 24 giugno 2011

Un ricordo di Gene Colan

Che tristezza. Stamattina ho saputo della dipartita di Gene Colan, uno dei miei disegnatori preferiti di sempre, e mi è dispiaciuto molto. Da lettore di fumetti, ci ero sinceramente affezionato. Un po' perché, tra i grandi degli anni Sessanta, è stato il primo che ho scoperto, grazie al suo Devil. Un po' anche perché qualche anno fa ebbi modo di scambiare con lui alcune e-mail che culminarono in una bella intervista (che purtroppo non ritrovo più). In quell'occasione, nonostante la sua salute non fosse proprio delle migliori, Gene si dimostrò comunque gentile e disponibile. E così potei scambiare con lui due chiacchiere su quelle copertine che da ragazzino più avevano impressionato tantissimo, per la fluidità dei corpi rappresentati, che sotto il suo tratto espressionista si contorcevano innaturalmente, al fine di produrre un'idea di potenza pari a quella di Jack Kirby, come dimostrano gli esempi sottostanti.


E poi, proprio due giorni fa mi era ricapitato in mano un volume con alcune storie di Tomb of Dracula da lui disegnate e mi ero soffermato a rimirare i suoi splendidi giochi di luci e ombre, che rendevano tutto incredibilmente vivo (anche grazie alle ottime chine di Tom Palmer, il suo miglior inchiostratore).


Gene è stato uno dei pochi disegnatori di supereroi in grado di cambiare registro stilistico pur mantenendo una propria integrità, adattandosi (per modo di dire) all'horror, così come al western e alle storie umoristiche di Howard il Papero. Un gigante del disegno, davvero inimitabile.

mercoledì 22 giugno 2011

Il giorno in cui Maradona divenne leggenda

Il 22 giugno di 25 anni fa, presso lo Stadio Atzeca di Città del Messico, andò in scena una partita che ha fatto la storia del calcio.
Quel giorno, davanti a quasi 115.000 spettatori, Argentina e Inghilterra si giocarono l'accesso alle semifinali del mondiale messicano. Si affrontavano due filosofie calcistiche diverse, ma anche due nazioni da poco uscite dalla Guerra delle Falkland. L'Argentina, uscita sconfitta dal conflitto, cercava perciò rivalsa sul campo di calcio.


Il primo tempo finì senza reti, ma all'inizio del secondo parziale Diego Armando Maradona iniziò il suo show. Al 51° minuto, il fuoriclasse argentino prese palla sulla tre quarti, dribblò tre giocatori avversari e chiese la triangolazione al compagno Jorge Valdano. La palla però finì sui piedi del difensore avversario Steve Hodge, che la rinviò goffamente verso il suo portiere, il leggendario Peter Shilton. Maradona però si inserì, anticipò Shilton e, colpendo la palla con un pugno, fece gol. L'arbitro convalidò e un popolo intero pensò che quello fosse un bel modo per battere gli odiati inglese. A fine partita il calciatore dichiarò che questo gol era stato segnato "un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con la mano de Dios".


Dopo soli quattro minuti, però, Maradona pensò bene di farsi ricordare ancora meglio dagli inglesi. Prese palla nella sua metà campo, girò su se stesso per liberarsi di due avversari, lanciò la palla in avanti e partì in velocità. In dieci secondi El Pibe de Oro percorse sessanta metri, diretto verso la porta avversaria. Con undici morbidi tocchi di palla superò cinque giocatori avversari (nell'ordine, Glenn Hoddle, Peter Reid, Kenny Sansom, Terry Butcher e Terry Fenwick), con una finta eccezionale mise a sedere Shilton e infine infilò in rete, per quello che poi è stato eletto, senza possibilità di obiezioni, il Gol del Secolo. Una sintesi perfetta di classe e potenza, una danza appassionante a cui tutti gli altri poterono solo assistere, compagni di squadra e avversari compresi.


Per la cronaca, l'Argentina vinse quella partita 2-1 e, dopo essersi sbarazzata del Belgio con un'altra doppietta fantastica di Maradona, il 29 giugno conquistò il suo secondo titolo mondiale battendo in finale la tenacissima Germania Ovest.
E Diego Armando Maradona, il miglior giocatore di calcio della storia, divenne una leggenda.


giovedì 16 giugno 2011

Sindrome da quorum raggiunto

Ormai lo saprete tutti, lo so, arrivo tardi. I quattro referendum hanno raggiunto il quorum. C'è stata una grande mobilitazione da parte dei giovani, a quanto pare.
Direi che però l'immagine più emblematica di tutte è senza dubbio la seguente:


Chi l'ha scattata ha preferito rimanere anonimo, ma è diventato ovviamente un idolo di molti.
Come hanno sottolineato in molti, il web è stato importante per il raggiungimento del quorum, e la cosa ha fatto irritare anche alcuni esponenti del centrodestra, su tutti Giorgio Straquadanio, che ha rilasciato una dichiarazione molto chiara.


Ricordo a tutti che questo ometto insignificante è quello che qualche mese fa si era dichiarato a favore della prostituzione per fare carriera.
Insomma, considerando anche le irose esternazioni da vero cretino di Renato Brunetta contro i precari, sembra proprio che tra i luogotenenti di Berlusconi sia in corso una gara in cui vince chi insulta più gente.



E ovviamente i bersagli sono degli onesti lavoratori, magari precari (ovviamente non per loro scelta) e di certo con la coscienza pulita, non mafiosi, corrotti e corruttori, fancazzisti milionari e cialtroni fanfaroni.
Insomma, queste uscite mi sembrano più che altro dettate dal nervosismo e dal fatto di voler mascherare (senza riuscirci) la propria inutilità. Speriamo davvero che questa gentaglia si tolga dai piedi il più presto possibile!

mercoledì 1 giugno 2011

4 sì per il no

Be', ora che anche l'ostacolo della cassazione è stato superato, bisogna spargere la voce a più non posso! Il 12-13 giugno non andate al mare (anche perché pioverà), ma andate a votare per i 4 quesiti referendari che riguardano il nucleare, la privatizzazione dell'acqua e il legittimo impedimento.
Perché i referendum siano validi, occorre che vada a votare la metà più uno degli aventi diritti, quindi ci vuole l'impegno di tutti. E, ovviamente, votate sì!


Se volete capire per bene come votare, provate il simpatico giochino in flash creato dalla Fabbrica di Nichi di Bologna che trovate cliccando qui.